Sei tra i maggiori colossi informatici del pianeta hanno deciso, per una volta, di fare fronte comune e sottoscrivere l’accordo, mediato dal legale statuniente Kamala Harris, sulle norme relative alla privacy del settore mobile. Accordo che vede come protagonisti Apple, Google, Microsoft, RIM, Amazon, e HP. Se l’utente decide di scaricare una applicazione che tocca, in qualche modo, la sua privacy, le compagnie si impegnano a renderlo consapevole riguardo al trattamento dei dati personali.
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Intesa i cui effetti potrebbero ripercuotesi sugli utenti di tutto il mondo, ma che nasce dal bisogno di riportare l’operato delle società all’interno delle norme previste dalla legge dello stato della California. Ancora prima dello scaricamento dell’applicativo, i firmatari si impegnano a fornire le specifiche privacy policies al fruitore del servizio. E non solo. Anche le modalità con cui le informazioni sono comunicate, oltre che trasparenti, devono assicurare una buona visibilità sullo schermo della piattaforma portatile.
Inoltre, l’utilizzare ha la facoltà di denunciare alle autorità competenti il non adempimento dei regolamenti direttamente dai rispettivi app stores, attraverso nuovi strumenti digitali approntati ad hoc. Vedremo se questa nuova politica porterà a un maggiore rispetto della privacy e, soprattutto, se sarà applicata anche al mercato europeo.
Via: techcrunch.com
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