Aurora boreale nella notte artica…

“Sono giorni che vaghiamo in questo deserto di ghiaccio e vento, la temperatura media e di -20°, i miei cucciolotti sono stanchi ma non si fermano mai, i loro passi nella neve precedono la slitta che faticosa traccia una scia infinita dietro di noi… anche se loro sono vissuti in un clima caldo hanno nel DNA il freddo e la neve, il ritmo nelle loro zampe è continuo come un tam tam di tamburi, i miei angeli mi guidano nel freddo di questa terra che ancora è selvaggia… continuiamo per vari chilometri, anche se la luce del giorno è poca in inverno a queste latitudini… viaggiamo ormai da 5 ore cerco con lo sguardo un posto dove fermarci per la notte, i cani continuano a tirare, instancabili come sempre… la notte sta per scendere ma continuiamo ancora… trovato un posto dove fermarci scendo dalla slitta e inizio a montare la tenda, i cani ancora legati all’imbracatura si acciambellano nella neve aspettando la loro cena… entro nella tenda dove inizio a scongelare le otto porzioni di pesce… esco fuori ed ecco che tutti saltano in piedi e con festosi lamenti apprezzano la calda zuppa di pesce…
Il vento continua a soffiare ma adesso lo sento come un rumore diverso, sfiora i miei zigomi bruciati dal freddo e mi penetra dentro come tanti spilli, ma non è più minaccioso, resto ad ascoltarlo ed alzo gli occhi al cielo… è limpido… lentamente l’oscurità della notte sembra svanire, i miei lupetti si uniscono in un coro di ululati… sentono anche loro il cielo, come se da sempre avessero assistito a tutto ciò! In cielo si diramano scie di luce, verde, viola, rosa, la gioia e la bellezza mi entrano dentro con una forza che non avevo mai sentito prima, i miei occhi non avevamo mai visto qualcosa di così incommensurabilmente meraviglioso, in questo momento mi sento parte di tutto ciò e vorrei non finisse mai…”

Non ho mai visto l’aurora boreale, la neve la vedo 2-3 volte all’anno, e difficilmente la temperatura in inverno scende sotto i 5 gradi… l’unico legame che sento avere con un mondo che non è il mio, o almeno non lo è ancora, sono i miei cani che molto hanno in comune coi loro antenati lupi… quando durante la notte sento entrare dalla finestra l’ululato del mio Samo che galleggia nell’aria un brivido mi sale lungo la schiena… mi sento almeno per un istante parte di quel mondo che vorrei avere dentro di me… e dopo il silenzio…

Pubblicato originariamente su ciao.it il 07/02/2006

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