Baraka: siamo diventati come i polli che alleviamo!

baraka

Ho deciso di vedere Baraka di Ron Fricke dopo essere rimasto incantato da Samsara dello stesso regista. Si può infatti considerare Baraka come una prova generale per Samsara; infatti anche se quest’ultimo è considerato un sequel entrambi i film sono opere finite a sé stanti.

Il termine “baraka” significa benedizione in diverse lingue, esso probabilmente deriva dall’arabo ed ha la stessa radice dell’ebraico “berakhah” (fonte Wikipedia).

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Il documentario non-narrativo ha ovviamente lo stesso stile di Samsara ma essendo del 1992 la qualità dell’audio e del video è inferiore. Il ritmo musicale, anche qui la colonna sonora è curata da Michael Stearns, è molto più calmo e riflessivo. A causa di ciò consiglio il film solo a chi realmente è piaciuto Samsara, perché anche se di ottima fattura potrebbe annoiare un pubblico poco “spirituale“.

Baraka, a prescindere dal titolo provocatorio che ho dato a questa recensione, inizia con un’ampia panoramica delle grandi religioni mondiali di cui mostra riti e luoghi di culto. Le sequenze video e le inquadrature sono spettacolari ma ovviamente non rendono come in Samsara. A tratti vengono mostrate civiltà tribali, africane, sudamericane, asiatiche e australiane, che ancora oggi vivono come l’umanità agli albori. Queste immagini vengono inserite fra i fasti dei tempi religiosi mondiali e le caotiche, già allora, metropoli occidentali per marcare, ancora più duramente, quanto la nostra civiltà “evoluta” sia fuori luogo su questo pianeta.

La sequenza a mio avviso più significativa dell’intero film documentario è il lungo parallelo fra un allevamento intensivo di polli e… noi! Così alle immagini dei pulcini prima in balia della “catena di montaggio” e poi stipati in gabbiette trenta-per-trenta per essere nutriti ad ormoni ed antibiotici vengono alternate in successione i grandi palazzi residenziali delle aree metropolitane, la frenesia della vita moderna o le “cabine alloggio” del capsule inn in Giappone.

Non mancano riprese panoramiche estreme dei paesaggi naturali più belli del mondo e neanche uno squarcio della povertà, dei quartieri malfamati e delle discariche disseminate soprattutto nei paesi del terzo mondo.

Baraka è sicuramente un’opera mastodontica quanto Samsara soprattutto se pensiamo che è stato girato oltre 20 anni fa. Recentemente è stato rimasterizzato e nel 2008 ripubblicato anche in cofanetto doppio con Samsara.

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Consiglio Baraka a tutti quelli che hanno apprezzato Samsara, se non avete avuto modo di vedere nessuno dei due documentari vi consiglio di farlo in ordine perché vedendo prima il più recente si perderebbe in parte il piacere di vedere il primo. Ovviamente, anche se entrambi i film sono disponibili gratuitamente online sui siti di video sharing, audio e video in alta qualità sono d’obbligo e quindi vi consiglio il Bluray o almeno il DVD.

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