ef – A tale of Memories: un’opera indimenticabile

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“I miracoli non esistono nel nostro mondo. Esiste solo l’inevitabile e la casualità, e ciò che facciamo noi.
Tuttavia, a volte le tue azioni portano all’inevitabile che, per pura casualità, coincide col tuo sogno. Non so se si possa definire miracolo, ma so una cosa per certo: senza la passione, non otterrai nulla.”

Un’esperienza che va assaporata con tutti i sensi. Una storia di ambizioni, sogni e perseveranza. Questo è ef – A tale of Memories, un anime seinen romantico/drammatico del 2007, prodotto dallo studio Shaft e tratto dalla visual novel Ef: A Fairy Tale of the Two del 2006.

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Questo dramma romantico è assolutamente da vedere se si è appassionati degli anime di questo genere, perché ha tanto da offrire.
ef – A tale of Memories racconta tre storie contemporaneamente, ed è ambientata in due città gemelle: la prima situata in Giappone, la seconda situata in Australia, entrambe chiamate Otowa.
La prima storia, ambientata nell’Otowa australiana, tratta del giovane Renji Asou che ha come ambizione diventare uno scrittore, e incontra ad una stazione ferroviaria abbandonata Chihiro Shindou, una giovane ragazza con una benda all’occhio, che sembra nascondere qualcosa.
La seconda, ambientata nell’Otowa giapponese, ha come protagonista Hiro Hirono – un giovane mangaka professionista – che durante la notte di Natale incontra una ragazza, Miyako Miyamura, una scansafatiche che salta sempre le lezioni, proprio come Hiro. La sorella gemella di Chihiro, Kei Shindou, è però innamorata di Hiro, loro amico di infanzia, e si ingelosirà quando Hiro e Miyako inizieranno a frequentarsi.
La terza, ambientata nell’Otowa giapponese e collegata con la prima, tratta di Kyosuke Tsutsumi che sta in un club di filmografia e ha come ambizione il riprendere un sogno. La sera di Natale vede Kei correre, e la trova perfetta come soggetto di una sua ripresa.

Questa prima stagione parla di come i sogni e le ambizioni vanno seguite con passione, senza arrendersi; anche il solo aspettare è come fuggire: se si aspetta si arriverà a perdere di vista l’obbiettivo, il proprio sogno. Se non si persevera, il sogno non si realizzerà mai.

Quest’opera ha personaggi molto realistici, anche se spesso situazioni non molto realistiche, perché, come dice il titolo della visual novel (“A Fairy Tale of the Two”), è una fiaba di ragazzi che rincorrono i loro sogni e le loro ambizioni. Una fiaba molto triste, e non bisogna lamentarsi delle scelte scenografiche poco realistiche, come l’esistenza delle due città gemelle, completamente uguali.

Questa prima stagione è una fiaba che parla di ricordi, trattando in modo eccelso e molto delicato una relazione tra un ragazzo e una ragazza che ha una memoria a breve termine, facendoci riflettere sull’importanza dei ricordi, non solo perché essi sono alla base della personalità di ciascuno di noi, ma anche perché senza di essi sarebbe molto difficile creare relazioni di qualsiasi genere. Ognuno ha i propri ricordi, è questo che distingue principalmente noi persone le une dalle altre.

Le animazioni sono buone, come in tutte le opere Shaft. La regia è eccellente nella sua particolarità, con primi piani e inquadrature particolari e cambi di colore improvvisi, soliti dello stile dello studio Shaft.
La musica è forse il pilastro tecnico che regge di più tutta l’opera, senza di esse l’opera non ci prenderebbe emotivamente, che tramite questa colonna sonora fantastica ci riesce appieno, facendoci provare tensione, tristezza, felicità nei momenti giusti.

Rispetto alla visual novel, ef – A tale of Memories si differenzia mostrandoci tutti e tre gli archi narrativi contemporaneamente, mentre nella novel si gioca un arco alla volta, rendendo il tutto meno “euforico” rispetto all’anime.

Nel 2008, la Shaft ha prodotto la seconda stagione, ef – A tale of Melodies, che pone fine alla storia iniziata con questa prima stagione, rendendo completa l’opera. Ma di questa seconda stagione ne parleremo in seguito.

“Riponi i tuoi desideri in ricordi che non vuoi dimenticare.”

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