Tablet ASUS Transformer Prime: un notebook touchscreen?

Potremmo ancora chiamarli tablet? La nuova generazione di tavolette Android segna un primo importante passaggio verso la dimensione dell’ibrido: più simili a notebook ma con prerogative tablet, come il touchscreen. ASUS Eee Pad Transformer Prime è l’araldo di questo rinnovamento. A partire dalle sue componenti: processore quad-core Tegra 3, monitor da 10.1 pollici Super IPS protetto da Gorilla Glass, case in alluminio. E, soprattutto, tastiera aggiuntiva. Determinante in un utilizzo che punta alla definizione del concetto di “transforming device”.

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Vediamo allora quali sono le novità introdotte dal gioiellino di casa ASUS. Partendo dall’autonomia. La durata della batteria, infatti, ha raddoppiato le sue prestazioni anche considerando un impiego che vede connessi insieme tastiera e tablet. Il risultato? Un notebook touchscreen. Sulla parte posteriore troverete una copertura in alluminio segnata da cerchi concentrici che trasmette un senso di compattezza e lascia trasparire la qualità dei materiali. Qualità avvalorata dalla presenza del Gorilla Glass (sottile vetro pensato per incrementare la resistenza da urti e graffi degli schermi touch) a protezione del display.

A dispetto della sua leggerezza, il peso di ASUS Transformer Prime è ben bilanciato in modo da contenere il rischio di lasciarselo scivolare di mano. Nella versione italiana la tastiera è compresa e rappresenta un componente importante. E il movimento dalla digitazione dei tasti fisici alla gestione delle funzioni touch appare fluido. Unico limite, nel rapporto tablet-tastiera, l’apertura del dispositivo. Al fine di assicurare stabilità, il tablet è così ben incastrato nella scocca della tastiera da richiedere l’uso di entrambe le mani per l’estrazione. Un piccolo sacrificio a fronte di un guadagno in termini di solidità.

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Nel complesso, le sue caratteristiche rendono l’ASUS Eee Pad Transformer Prime una valida alternativa a quanti ricercano leggerezza e trasportabilità in un nuovo ambiente di lavoro contraddistinto dal sistema operativo Android 4.0 Ice Cream Sandwich e da una interazione utente/macchina giocata nello spazio del touch. Una soluzione che manderà definitivamente in pensione i tradizionali notebook? Questa è una storia ancora tutta da scrivere.

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