Il tempo è denaro!

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Foto: Wikipedia

Andrew Niccol sa bene che il tempo è denaro ed è proprio questo che ha provato a comunicarci con “In Time“, un film del 2011 da lui diretto. Non è nuovo a “questo tipo” di messaggi che infatti sono sempre presenti nelle sue produzioni. Come regista, sceneggiatore o produttore il suo nome è presente in pellicole del calibro di The Truman Show, Lord of War, S1m0ne, The Terminal, il più vecchio Gattaca ed il più recente The Host.

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In “In Time” il tempo è denaro nel vero senso della parola. Infatti in un futuro distopico gli esseri umani nascono con “orologio biologico“, un timer, incarnato nel braccio ed un “budget” di 1 anno. Al raggiungimento del venticinquesimo anno di età (oltre i quali l’invecchiamento è bloccato) però inizia il conto alla rovescia che se dovesse esaurirsi porterebbe alla morte dell’individuo. La vita delle persone è così legata al tempo da un doppio filo inviolabile: come scorrere inesorabile dei secondi e come vera e propria moneta.

Un caffè al costo di quattro minuti, due ore per il biglietto dell’autobus, 59 anni per una rombante auto sportiva. Il protagonista Will (e già sul nome si potrebbe disquisire a lungo), interpretato da Justin Timberlake, vive nel “ghetto“, la zona più povera della città, con la madre Rachel (la stupenda Olivia Wilde) venticinquenne da 25 anni. Come tutti nei quartieri malfamati è costretto a correre e a vivere la vita alla giornata, raramente con più di qualche ora sull’orologio della vita, lavora in fabbrica con la “diaria” appena sufficiente per tornare alla catena di montaggio il giorno seguente.

Mentre le persone nel ghetto muoiono per “mancanza di tempo“, al centro della città i ricchi sono praticamente immortali con eoni nei loro orologi e nelle casseforti. Dopo una serie di eventi ed incontri apparentemente casuali Will riesce ad arrivare nella zona agiata dove conosce Sylvia (Amanda Seyfried), la figlia di uno dei più ricchi finanzieri del mondo, e si rende conto con ribrezzo di “come vanno realmente le cose“. Questo lo porterà a prendere decisioni alquanto avventate…

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Ebbene cosa c’è in questo mondo di diverso dal nostro?Guardiani del tempo” che controllano i furti ed eventuali incongruenze nei flussi di “denaro“, poveri che corrono incessantemente per sbarcare il lunario e garantirsi la sopravvivenza un altro giorno, incosciamente schiavizzati dai ricchi che speculano sul tempo decidendo a tavolino i tassi di interesse, l’inflazione, i prezzi di beni e servizi ed i salari degli operari.

Quando ci renderemo conto che questo mondo non fa per noi?

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