L’evoluzione della serie Nexus

La serie Nexus è stata probabilmente l’elemento principale di brandizzazione per Android di Google. Senza i tre dispositivi di questa serie Android sarebbe comunque famoso, ma non avrebbe un centro verso cui tutti guardano.

Tutto è iniziato con Nexus One di cui sono stato un fortunato possessore prima della messa in commercio. Da allora è ancora il mio smartphone principale (sostituì iPhone in un pomeriggio) e anche se con il passare degli anni diventa sempre più datato è ancora avanti molti altri dispositivi.

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Nexus One

Quando usci il Nexus One fu una vera e propria rivelazione. Android era arrivato alla versione 2.0 e finalmente non sembrava più il sistema operativo mobile degli smanettoni ma già poteva gareggiare con iOS.

L’hardware era uno spettacolo. Processore da 1GHz, schermo da 3,7 pollici, 512 Mb di RAM e una fotocamera da 5MP.

Un po’ per il prezzo eccessivo, un po’ per le sbagliate scelte di commercializzazione di Google e un po’ perché Android Market era troppo verde Nexus One fu un flop di vendite e nel giro di poco fu tolto dalla commercializzazione.

Nexus One fu prodotto da HTC e questo è stato l’unico dispositivo della serie Nexus che hanno prodotto.

Nexus S

Il suo successore è stato il Nexus S prodotto da Samsung. Nexus S ha deluso non pochi clienti, nonostante le sue vendite non siano andate male.

Il problema principale è che l’hardware, nonostante alcuni miglioramenti come schermo Super AMOLED (per gli Stati Uniti), memoria interna di 16Gb (ma niente slot microSD) e front camera, era del tutto paragonabile a quello del Nexus One e quindi non si capiva perché lo si sarebbe dovuto pagare praticamente lo stesso prezzo.

Galaxy Nexus

Il terzo ed ultimo membro della combriccola Nexus è il Galaxy Nexus, presentato appena una settimana fa.

Con Galaxy Nexus Samsung ha dimostrato di aver imparato qualcosa col tempo e decine di modelli Android prodotti. Processore dual-core con una GPU seria, schermo da 4,65 pollici, scocca in alluminio (la scocca in plastica di Nexus S dava una sensazione orribile). A guardarlo bene però le novità non sono poi così tante come sembrerebbe. La vera svolta consiste più in Android 4.0 Ice Cream Sandwich che nell’hardware.

Fatto sta che per ora la community ha accolto con entusiasmo l’arrivo del Galaxy Nexus, ma c’è un’ombra che aleggia sulla serie Nexus.

Google, anche se una multinazionale, multimiliardaria e potentissima, viene vista come un’azienda dal cuore d’oro che mette la qualità e la soddisfazione degli utenti davanti i margini di profitto.

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Ad analizzare la storia della serie Nexus però non è proprio così. Dopo aver tirato fuori il Nexus One con un hardware avanzatissimo si sono affrettati a toglierlo dal mercato. Perché? Ma perché altrimenti Nexus S avrebbe venduto la metà con un hardware pressapoco infinitesimale. Adesso si apprestano a non aggiornare il Nexus One che alla fine dei conti ha poco più di 2 anni. Perché? Ma perché l’hardware del Nexus One era così avanti che ancora non giustifica del tutto l’acquisto di un nuovo smartphone. Va bene la legge del profitto, ma Google non dovrebbe dimenticare che molti di coloro che hanno acquistato Nexus One sono stati i primi a credere in Android e sono anche fra le voci più influenti del web.

Crediti per l’immagine: Android Phone Phans

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