I possessori di Samsung Galaxy S attendono chiarezza sulla questione aggiornamenti ad ICS da prima di Natale, al 23 dicembre scorso risale infatti il primo annuncio ufficiale che sconvolge i quasi 20 milioni di possessori del Samsung Galaxy S e del primo Galaxy Tab: “Niente aggiornamento ad Android 4.0“.
“Tempistica pessima per fare una comunicazione del genere!“, devono aver pensato i dirigenti della multinazionale sudcoreana quando hanno deciso, solo qualche giorno dopo, di ritrattare, promettendo di riesaminare la situazione degli aggiornamenti. Addirittura alcune indiscrezioni erano arrivate a parlare di un “Value Pack” che avrebbe portato al dispositivo android almeno le funzioni principali della nuova distribuzione Android.
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Un modo per tenere buoni gli animi nella settimana natalizia dato che ieri un portavoce della Samsung ha definitivamente confermato: “Niente aggiornamento per il Galaxy S“!
Motivo? Il Samsung Galaxy S non avrebbe un hardware abbastanza performante per garantire un corretto funzionamento di Android 4.0, sarebbero infatti limitato ad un’ottimizzazione per Gingerbread.
E pensare che, alla presentazione di Android 4.0 Ice Cream Sandwich, Google ci aveva assicurato la compatibilità del nuovo sistema operativo su tutti gli smartphone capaci di sostenere almeno Android 2.2 Froyo.
Tutti noi però in fondo sappiamo che questa è una scelta commerciale ed economica, non tecnica, anche i milioni di possessori di Galaxy S (alcuni ancora sotto contratto biennale) lo sanno, dato che le community porteranno Ice Cream Sandwich (funzionante) anche sui dispositivi più vecchi.
Per fortuna che, quando ho sottoscritto l’attuale abbonamento smartphone, non mi sono fatto convincere dal titolare del 3 Store a prendere un Samsung Galaxy S ma ho preferito aspettare, qualche settimana, l’arrivo dell’HTC Desire HD. Almeno, per il momento, posso ancora sperare in un aggiornamento.
Cari PR e addetti stampa Samsung, ma anche delle aziende produttrici di smartphone, questo articolo è uno sfogo di un utente android stufo di essere abbandonato prima dei 24 mesi dall’uscita dello smartphone. Lo so che l’aggiornamento non ci è dovuto e non è fra i termini della garanzia, ma molti di noi hanno un contratto di 24 o 30 mesi con le compagnie telefoniche. Con queste decisoni vi assicuro che perdete molti più soldi di quelli calcolati a tavolino dal team di marketing e dalla dirigenza, e, cosa peggiore, perdete credibilità nei confronti di chi vi ha dato fiducia già una volta. Per questo su KyWeek troverete sempre terreno ostile quando si tratta di argomenti simili.
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Ps. Che bisogno c’è di lanciare parecchie decine di modelli di smartphone per poi abbondonare il supporto per l’80% di loro invece che concentrarsi su una gamma di 5-6 modelli e fornire il supporto completo a tutti per almeno 24-30 mesi? E’ vero che la prima cosa è il profitto ma l’attenzione verso i clienti è fondamentale per mantenere il profitto costante nel tempo.
Via: thenextweb.com
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[…] Questi sono gli ennesimi smartphone android (erano veramente necessari?) che vanno ad aggiungersi alla gamma Galaxy di Samsung, troppi modelli da tenere sotto controllo ed aggiornare. Non mi stupisce poi, e non si scompongano i fanboy di Samsung, quando l’azienda annuncia che uno smartphone come il Galaxy S (che ha venduto quasi 20 milioni di pezzi) non verrà aggiornato ad Ice Cream Sandwich. […]