Ho aspettato parecchio prima di scriverci qualcosa perché “Un altro giro di giostra – Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo” è un libro che va morso, assaporato e digerito tanto è pieno di “nutrimento” per l’anima. Non vi dirò nulla sul contenuto delle quasi 600 pagine di cui è composto perché per rendere l’idea dovrei “copiarle e incollarle” tutte quante qui, senza omettere una virgola.
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Tutto quello che dovete sapere è che tratta dell’ultimo lunghissimo viaggio di Tiziano Terzani alla ricerca di una cura per il suo “malanno” prima dagli “aggiustatori” di una delle migliori cliniche anticancro occidentali (MSKCC di New York) e poi in giro per il mondo, soprattutto in oriente, alla scoperta di una cura o una medicina alternativa.
Ho impiegato circa due mesi per gustarlo tutto, lentamente, quasi avessi paura di sciupare anche solo una frase, perdendone il significato profondo in essa celato. Ho apprezzato ogni passo di questo meraviglioso volume, a volte perché vi ho trovato conferma di sensazioni e riflessioni già fatte mie, tante altre perché ho trovato nel racconto e nelle meditazioni di Tiziano messaggi inizialmente nuovi che però mi è sempre sembrato di conoscere. Quasi come se li avessi solo ricordati e non appresi “da fuori“.
Forse qualcuno di voi può comprendere queste mie parole, sicuramente qualche altro no. Ma quello che credo è che il messaggio contenuto in questo libro sia universale, per fortuna però non “è dato” a tutti coglierlo nello stesso modo ed ognuno può trovarlo differentemente in luoghi anche lontanissimi fra loro. È come se due persone debbano recarsi da una città ad un’altra ma ognuno scelga vie, tempi e mezzi diversi per arrivarci. Alla fine la meta è la stessa per entrambi.
Qualcuno potrebbe affermare che tutti dovrebbero leggere questo libro ma io non credo sia così, proprio perché come detto prima le strade sono molteplici ed ognuno di noi deve trovare quella confacente a se stesso. Inoltre è probabile che le “cose” che Tiziano ha donato a me non siano le stesse che ha donato agli altri suoi lettori ed estimatori. Basta saper prendere quello che si sente “vero” e lasciar andare il resto, continuandolo a cercare altrove.
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Poi ci sono i detrattori di Tiziano ed i detrattori dell’opera ma se già posso comprendere chi definisce pesante “Un altro giro di giostra“, non posso però non condannare chi frettolosamente addita l’autore in questo increscioso modo: “Scrive giganti menzogne contro gli Stati Uniti. Pessimo.“; senza magari aver mai aperto questo o un qualsiasi altro libro. Pazienza… non tutti hanno le qualità intellettive e morali per comprendere determinate cose. Citando “Uno” più saggio di me (e di Tiziano): “Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.” (Matteo 7,6).
Un altro giro di giosta è un libro che consiglio a chi ha iniziato a guardarsi dentro più che giudicare gli altri, a chi ha iniziato a desiderare la libertà più che l’utimo modello di iPhone, a chi non crede più che la scienza materialista possa dare all’uomo tutte le risposte di cui ha bisogno. È superfluo dire che è uno dei migliori libri che abbia mai letto?
[…] spesso accade alle cose belle, soprattutto quelle più vere, come abbiamo avuto modo di vedere con Un altro giro di giostra di Terzani, iniziano a comparire come funghi “debunker” e “shitstormer” […]
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