Una delle direttive che i motori di ricerca cercano di realizzare in questo periodo è quello di personalizzare l’utilizzo del proprio servizio rispetto all’utente. Un buon esempio è dato da Google Search, dove è possibile personalizzare le proprie ricerche basandole non solo sugli strumenti di ricerca avanzati, ma anche sui +1 dei propri contatti, tanto che su un campione di utenti che effettuano la stessa ricerca, il ventaglio di risultati saranno differenti.
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Bing, il portale di ricerca di Microsoft, sta cercando di adottare alcune di queste tecniche, annunciando un nuovo tipo di approccio chiamato Adaptive Search. Adaptive Search usa i risultati delle ricerche precedenti per determinare i risultati più attinenti all’utente. Questi risultati sono visualizzati in maniera più evidenziata rispetto agli altri risultati.
Il concetto è comunque molto complicato da realizzare, in quanto il motore di ricerca non sempre assimila cosa l’utente stia realmente cercando: immettendo un termine generico come Rossi, il motore rimane insicuro se si stia cercando il colore o il cognome di qualcuno.
Adaptive Search analizza le precedenti ricerche campionando quelle più frequenti, così da fornire a quella attuale dei risultati che siano in relazione con tutta l’attività sul portale dell’utente.
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Questo genere di algoritmo tuttavia ha sollevato delle problematiche di privacy che Microsoft si è affrettato a sminuire affermando la presenza dell’apposito pulsante per disabilitare questo genere di servizio. Se dunque, soprattutto in ambito professionale, usate molto i motori di ricerca, questa features potrebbe snellire notevolmente i tempi morti.
Via: ghacks.net
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