I videogiochi sono Arte… lo dice il MoMA di New York!

pacman-museo

Foto: Toru Iwatani: Pac-Man

È la rivincita dei “nerd” di tutto il mondo in un settore, come quello dell’Arte, dove il bigottismo e l’ipocrisia la fanno da padroni… ma è ufficiale, i videogiochi hanno finalmente conquistato il riconoscimento che gli spetta… sono una forma d’arte, una delle più complesse aggiungerei… sono infatti allo stesso tempo grafica, architettura, scultura, design, musica, letteratura… e non solo!

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A dirlo non sono io, e neanche un manipolo di ragazzoni brufolosi che passano ore davanti allo schermo di un computer o di una console ma nientepopodimeno che il MoMA (Museum of Modern Art) di New York che ha “osato” acquistare le licenze di 14 videogiochi che faranno parte della collezione permanente di Architettura e Design.

tetrisI titoli, scelti da una lista di 40 videogiochi che saranno comunque inseriti tutti nel progetto in futuro, sono: Pac-Man (1980), Tetris (1984), Another World (1991), Myst (1993), SimCity 2000 (1994), vib-ribbon (1999), The Sims (2000), Katamari Damacy (2004), EVE Online (2003), Dwarf Fortress (2006), Portal (2007), flOw (2006), Passage (2008), Canabalt (2009). Fra gli alti invece troviamo: Pong (1972), Zork (1979), Donkey Kong (1981), Mario Bros. (1985), The Legend of Zelda (1986), Street Fighter II (1991) e addirittura Minecraft (2011). (Foto: Tetris)

C’è di tutto, alcuni titoli avranno fatto emozionare chi è ormai fra i trenta ed i quaranta, altri (in realtà meno) sono i punti di riferimento della generazione dei nativi digitali. Numerosi sono i titoli che generano in me nostalgia e piacevolissimi ricordi ma credo che alla lista manchi qualcosa… penso a Warcraft 2 (precursore insieme a Command & Conquer: Red Alert degli RTS) e a Starcraf. Ma penso che ognuno di noi inserirebbe un titolo a questa lista…

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I videogiochi estremamente diffusi non verranno automaticamente inclusi, ma dovranno dimostrare di avere anche altre caratteristiche come la qualità estetica, la solidità strutturale, l’impiego di tecnologie innovative. In particolare i curatori hanno valutato il funzionamento e l’ambientazione del gioco e quali comportamenti e abilità richiede e sviluppa nei giocatori. Altri aspetti fondamentali sono l’estetica, l’organizzazione dello spazio e l’organizzazione del tempo dei videogioco.” (via ilpost.it)

Comunicato Ufficiale: moma.org

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