In Italia, l’ecosistema editoriale dedicato ai manga è vasto e variegato, comprendendo sia case editrici di grande rilievo che realtà più piccole e specializzate. Sono spesso questi editori di dimensioni minori a offrirci la possibilità di esplorare titoli meno conosciuti dal grande pubblico, opere di nicchia che, nonostante l’elevato valore artistico e qualitativo, non rientrano nelle strategie commerciali delle grandi case editrici. Grazie a loro, i lettori italiani possono godere di una gamma più ampia di storie e stili manga.
In particolare volevo citare oggi la Nippon Shock Edizioni, che ogni mese ci propone in edicola la bella rivista Nippon Shock Magazine (che seguo da mesi ormai, ma di cui purtroppo ho perso i primi numeri), e che ha nel suo catalogo anche il manga (lo definirei più un gekiga, indirizzato ad un pubblico più adulto) “Losers: Nihon Hatsu no Shuukan Seinen Manga-shi no Tanjou” (Losers: Nascita del primo settimanale giapponese di seinen manga). Questo manga, opera di Kouji Yoshimoto, porta alla luce la genesi della rivista Manga Action, uno spartiacque nella storia dei manga destinati a un pubblico adulto maschile in Giappone.
Il racconto si sviluppa attorno a Fumito Shimizu, futuro redattore capo, impegnato in una sfida editoriale che prelude alla nascita di Manga Action nel 1967. Shimizu, attraverso un intenso lavoro di ricerca e una profonda passione per il manga, riesce a ideare un progetto rivoluzionario. Il manga Losers non solo ricostruisce gli eventi storici di quel periodo ma si addentra anche nelle dinamiche personali e creative che hanno accompagnato la nascita della rivista.
Kouji Yoshimoto, attraverso un’opera meticolosamente documentata e ricca di dettagli autentici, offre ai lettori uno sguardo privilegiato sull’industria del manga di quel tempo, sottolineando l’importanza di Manga Action non solo come piattaforma di lancio per famosi artisti come Monkey Punch (creatore di Lupin III) e Baron Yoshimoto, ma anche come culla di innovazione editoriale. L’abilità di Yoshimoto nel narrare queste vicende con profondità e sensibilità permette di apprezzare le sfide e le soddisfazioni che caratterizzano il mondo dell’editoria manga.
La pubblicazione italiana da parte della Nippon Shock Edizioni si inserisce in un contesto di crescente interesse verso i manga storici e biografici per giovani adulti e adulti, fornendo agli appassionati non solo l’opportunità di esplorare le origini di un segmento fondamentale della cultura pop giapponese ma anche di riflettere sul ruolo degli editori e dei redattori nel plasmare il panorama dei media. L’opera di Yoshimoto, dunque, va oltre il semplice racconto storico, trasformandosi in uno strumento di comprensione della cultura manga, della sua evoluzione e del suo impatto sulla società contemporanea.
Ho acquistato i tre volumi di cui è composta l’opera all’ultimo Romics, dove allo stand della Nippon Shock c’era il maestro Andrea Yuu Denuto (mangaka, illustratore, animatore che ha lavorato in Giappone con Monkey Punch) che ha omaggiato tutti gli acquirenti dell’opera di un disegno, fatto a mano in tempo reale, di un personaggio della serie di Lupin, un regalo che, per me, è di immenso valore.
“Losers” è un’opera imperdibile per chiunque sia interessato a scoprire le radici del manga seinen e a comprendere le dinamiche che hanno permesso al genere di emergere e affermarsi. La sua pubblicazione in Italia arricchisce ulteriormente l’offerta culturale nel nostro paese, dimostrando come il manga sia ormai un fenomeno globale, capace di raccontare storie che, pur radicate in un contesto specifico, parlano un linguaggio universale. Grazie a Nippon Shock Edizioni, i lettori italiani hanno ora l’opportunità di immergersi in questa affascinante pagina di storia, testimoniando ancora una volta l’importanza del manga come medium artistico e narrativo.