Una questione che molti di noi avranno in mente e che Chris Burns di Slashgear ha giustamente sollevato è: Ma ci serve davvero un tablet?
Io come Chris facendo questo lavoro sono sempre circondato da gadget e aggeggi tecnologici da testare. Ti ritrovi ad utilizzare uno smartphone, un laptop, un computer fisso, un tablet e chissà cosa altro. Devo ancora decidere quale sarà il mio tablet ammiraglio e mentre decido provo a pensare cosa ne farò.
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Un tablet, a differenza di uno smartphone, entra in diretta concorrenza con il nostro computer desktop. Adesso anche se certe operazioni come video e photo editing, multitasking spinto o magari passare da un sistema operativo all’altro sono una prerogativa di computer fissi e portatili, è anche vero che molte delle operazioni quotidiane possono tranquillamente essere eseguite su un tablet.
Se sei a casa però la possibilità che trovi più comodo utilizzare il tablet che il computer sono molto scarse. Quando in movimento le cose cambiano. Portare con se un tablet significa poter svolgere la maggior parte delle mansioni, il tutto senza doversi portare dietro 3 chili di laptop o dover cercare disperatamente una presa della corrente ogni 3 ore.
Altro aspetto che ci fa desiderare un tablet è certamente quello di esplorare una nuova frontiera dei videogiochi. Un Transformer Prime con il suo NVidia Tegra 3 attaccato via HDMI al tuo televisore HD e con un joystick collegato Bluetooth è una tentazione irresistibile. La triste verità è che una volta provati un paio di giochi non avrai mai veramente il tempo di godertelo.
La risposta alla domanda nel titolo per me è: sì. Un tablet ci serve, non perché abbia una sua utilità diretta e assolutamente no perché sia indispensabile a svolgere un compito in particolare, ma perché è il futuro della tecnologia.
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Quando i primi PC sono stati messi in commercio nessuno ti avrebbe detto che era indispensabile averne uno, ma chi ha guardato oltre la mera utilità si è ritrovato ad essere con due piedi nel futuro mentre gli altri ancora andavano avanti a tentoni. Tutto ciò si traduce in un maggiore appeal sul mercato del lavoro e di questi tempi sappiamo quanto ce ne sia bisogno.
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