Morrowind: il Gioco che ha rivoluzionato il Gameplay degli RPG

the elder scrolls III: morrowind

E’ molto difficile parlare di un gioco come The Elder Scrolls III: Morrowind, dato che c’è molto da dire.

Da dove inizio a parlare di questo gioco? C’è troppo da dire, le illimitate combinazioni di abilità/classi/razze/attributi del personaggio; i PNG, dei quali il 100% può essere ucciso, e nel 99,9% dei casi sarà possibile ancora vincere la missione principale; una grafica rivoluzionaria per il periodo in cui fu rilasciato; più di 6 interi romanzi che aspettano solo di essere letti nelle librerie del mondo di Morrowind.

Questo gioco è stupefacente. Purtroppo non esiste una versione italiana del gioco, ma un gruppo di utenti ha creato una modifica del gioco (ITP, Italian Translation Project) che converte il gioco in italiano. Il download della mod puoi trovarlo qui.

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La maggior parte degli RPG che io abbia visto che ti permettono di personalizzare il tuo personaggio lo fanno fare prima che il gameplay inizi. Qui è diverso. Ti svegli come un prigioniero su una nave diretta per l’isola di Vvardenfell, dove un’altra anima condannata ti chiede il nome. Tu glielo fornisci, e una guardia ti scorta fuori dalla nave da un’altra guardia che ti aspetta e ti chiede di fornirgli informazioni sul tuo sesso e sulla tua razza per l’ufficio del censimento.

Qui inizia il divertimento: ci sono ben 10 razze da scegliere (Imperiali, Bretoni, Redguard, Nord, Elfi Alti, Elfi Scuri, Elfi dei Boschi, Argoniani, Kajiit ed Orchi), ciascuna delle quali ha dei propri benefici e (in alcuni casi) svantaggi. Qui puoi anche personalizzare le caratteristiche facciali del tuo personaggio. Poi, devi stabilire il tuo segno natale, che aggiunge ancora altri bonus e (in alcuni casi) svantaggi. Come le caratteristiche facciali, non c’è molto da scegliere qui, ma non fa niente.

Dopo aver stabilito chi sei, è ora di entrare nell’ufficio del censimento e spiegare al responsabile del censimento il tuo mestiere. Il gioco ti fornisce tre metodi per farlo: puoi sceglierlo tra la lista delle classi disponibili (che fornisce circa 20 classi pre-generate), puoi creare una tua classe riempiendo gli spazi vuoti o permettere al responsabile del censimento di farti un po’ di domande. Le tue risposte a queste domande daranno al responsabile del censimento una certa idea su chi vuoi essere, concludendo con una classe che ti verrà assegnata. Dopo aver fatto le tue decisioni hai l’opportunità di cambiare qualsiasi cosa che hai scelto precedentemente.

Dopo aver fatto ciò, devi camminare lungo un corridoio, prendere un semplice coltello e il gioco è fatto. Otterrai un po’ di monete e un pacco da dare ad un uomo chiamato Caius Cosades a Balmora. Da qui in poi, puoi fare ciò che vuoi; puoi andare a Balmora e iniziare la missione principale, oppure no. Allenati e guadagna un po’ di livelli se è quello che vuoi fare, entra in una fazione o due (o tre), è una tua scelta. La missione aspetterà finché non sarai pronto ad iniziarla.

Vvardenfell sarà pure un’isola, ma è enorme. Piena di diversi ambienti di gioco ad esempio foreste, giungle, pianure, vulcani, linee costiere, paludi, montagne, città, villaggi, per non parlare dei dungeon obbligatori, cripte, cimiteri, santuari e fortezze ed ampi spazi aperti compongono il paesaggio; ognuno dei quali è stato amorevolmente curato dagli sviluppatori.

Ma che tipo di mondo sarebbe senza gente dentro? Non molto bello, questo è certo, ed è per questo che la popolazione di Vvardenfell ha pagine di dialoghi, tutte che aspettano di essere sfogliate. Circa un milione di persone sull’isola, e molte di loro hanno storie che aspettano solo di essere dette. Logicamente, chi sei tu influenza una persona a parlare con te. Possiamo supporre quindi che ogni persona reagisce a te a seconda di quello che fai per vivere, e dalla razza che hai scelto.

Anche il tuo stile di vita è interamente una tua decisione. Puoi essere bravo, cattivo, virtuoso, opportunistico, un mago, un ladro, un guerriero, non importa. Esistono strumenti per ogni combinazione di classe esistente per vincere e farsi strada attraverso il gioco. Ho già detto che c’è anche una missione principale, vero?

Dal momento che il gioco è ambientato 10 anni dopo le vicende di Daggerfall (il secondo capitolo della saga di The Elder Scrolls), sei venuto a conoscenza che l’Imperatore Uriel Septim VII è ancora al potere, ma non importa molto dato che Vvanderfell è un’isola più o meno indipendente.

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Un po’ di tempo fa, un malvagio Elfo Oscuro (Dunmer) di nome Dagoth Ur tradì la sua gente e si alleò con i nani Dwemer. Insieme lui e i suoi tirapiedi portarono terrore su Vvanderfell. In seguito fu finalmente sconfitto ed esiliato nel vulcano al centro dell’isola. I Dunmer profetizzarono il suo ritorno imminente, così come l’avvento del Nerevarine, un eroe delle terre esterne che avrebbe sconfitto definitivamente Dagoth Ur e la sua Sesta Casata.

Dopo aver detto questo, bisogna dire che ci sono almeno 150 ore di gameplay in questo gioco. Questo vasto gameplay consente quasi infinite combinazioni di tipi di personaggio, stili di gioco e soluzioni a varie missioni. Inoltre, un completo set di costruzione è presente col gioco, qualsiasi parte del gioco può essere quindi modificata; incluso creare nuove aree, oggetti, mostri, PNG, classi e razze. Questo permette al giocatore di personalizzare quanto vuole il gioco.

Nonostante l’ottimo lavoro fatto da Bethseda, il gioco è stato rilasciato con alcuni bug, molti di questi corretti con nuove patch. Per concludere, Morrowind è semplicemente un gioco magnifico.

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