In ogni grande epopea, come questa di Ubel Blatt, che stiamo seguendo dall’inizio, ci sono momenti che definiscono il percorso dei personaggi e le sfide che devono affrontare. Questi momenti sono spesso intrisi di simbologia profonda e metaforica, che può illuminare non solo le circostanze dirette in cui i personaggi si trovano, ma anche temi universali con i quali tutti noi possiamo identificarci. La seguente analisi si propone di esplorare uno di questi momenti centrali, ponendo particolare enfasi sul significato e l’importanza della luce lunare nel contesto del conflitto e delle sfide interiori.
Il Contesto del Conflitto e l’Importanza della Luna: l’ambientazione del volume quattro, all’interno della fortezza del Conte Schtemwölech, avvolta nell’oscurità, mette in risalto la vulnerabilità di Koinzell, il protagonista, che si trova privato delle sue capacità legate alla luce della luna. Questa situazione crea una tensione palpabile durante il suo scontro con Fago, assistito dai suoi compagni Vid e Ato. Nonostante l’apparente svantaggio, solo l’inaspettato intervento di Gerampen cambia le sorti della battaglia, permettendo al trio di prevalere.
La presenza – o meglio, l’assenza – della luna gioca un ruolo chiave in questa scena. L’incapacità di Koinzell di evocare le sue spade nere nella fortezza, lontano dalla sua preziosa fonte di potere, porta a una riflessione profonda sull’importanza della luce – o della conoscenza e saggezza – nel combattere i demoni, sia quelli esterni che quelli interiori. La luna, con il suo bagliore tranquillo ma potente, può rappresentare una guida spirituale o una forza superiore che sostiene e illumina nei momenti di oscurità. E mentre l’eroe potrebbe temporaneamente trovarsi nell’ombra, la ricerca della luce diventa un imperativo ancora più urgente e significativo.
Il Prezzo dell’Immortalità e il Rito Oscuro
L’eterna giovinezza, un desiderio che ha attraversato generazioni, culture e storie. Tuttavia, il prezzo di tale immortalità, come spesso viene raccontato, può essere troppo alto. Quando Koinzell e i suoi alleati raggiungono la sala più nascosta della fortezza, si scontrano con una scena sconcertante: la principessa Sharlen, legata e pronta per un sacrificio. Il conte Schtemwölech, nel suo desiderio ossessivo di eterna giovinezza, ha intenzione di sacrificare l’innocente principessa in un rituale di magia nera di Wischtech; così come aveva fatto con decine, se non centinaia, di fanciulle innocenti prima di lei.
Questo desiderio di eterna giovinezza, però, non è solo una caratteristica del conte. È un riflesso di un corrotto desiderio umano e della inesauribile sete di potere di alcuni uomini malvagi: immortalità e dominio sul tempo. Ma ciò che rende questa scena particolarmente sconvolgente è l’idea del sacrificio. La volontà di sacrificare l’innocente per il guadagno personale è un tema ricorrente nelle storie e nelle tradizioni, spesso associato a pratiche esoteriche oscure e rituali spietati. In questo caso, il rito non è solo un atto di potere, ma anche un simbolo della corruzione dell’anima.
Sacrificio e Redenzione: La natura umana ha mostrato, in molteplici occasioni, una propensione al sacrificio, specialmente quando il premio in palio è qualcosa di così inestimabile come l’immortalità. Ma, al di là della semplice condanna di tali azioni, questa scena ci invita a riflettere: fino a dove saremmo disposti ad andare per ottenere ciò che desideriamo? E quali sono le vere conseguenze di questi sacrifici, sia per chi li compie che per chi ne è vittima? La storia ci offre una visione critica di pratiche esoteriche oscure, mettendo in luce la linea sottile tra il desiderio di potere e la perdizione dell’anima.
Lotta, Trasformazione e Liberazione:
Nel cuore oscuro della fortezza, l’atmosfera è tesa. Mentre Ato e Vid sono concentrati sulla missione di salvare la principessa Sharlen, Koinzell si trova faccia a faccia con il suo avversario, il conte Schtemwölech. Sebbene la luce lunare, fonte della sua forza, sia assente, Koinzell non si arrende. Con coraggio e determinazione, affronta il conte, mettendolo in seria difficoltà.
Ma l’odio e la crudeltà del conte non conoscono limiti. Usa le ragazze prigioniere come scudo, sono infatti controllate come marionette e lo difendono a costo della loro vita. Ma, come spesso accade nei momenti più disperati, avviene un miracolo. Le grida e i lamenti delle vittime, di cui sono intrise le mura di quella fortezza-prigione, pervadono l’aria, infondendo in Koinzell una forza mai vista prima. In una scintillante metamorfosi, si trasforma in un alto elfo, dotato di maestose e possenti ali.
Liberazione e Trasformazione: Questa trasformazione non è solo fisica, ma simbolica. Rappresenta l’ascesa di Koinzell, una manifestazione della potenza della compassione e dell’empatia. In un momento critico, è la sofferenza altrui che gli dà la forza di andare avanti e di superare le proprie limitazioni. E con questa nuova forma, Koinzell compie l’atto finale di liberazione: redime le ragazze prigioniere dalla loro schiavitù e mette fine alla tirannia del conte.
Schiavitù e Libertà: Le ragazze, controllate e manipolate come semplici automi, sono il triste simbolo della schiavitù mentale. La loro condizione riflette l’oppressione e la manipolazione, due temi universali con i quali molte persone si possono identificare. La loro liberazione da parte di Koinzell non è solo un atto fisico, ma una rappresentazione della liberazione dell’anima dalle catene del desiderio, dell’inganno e dell’illusione. Questa è una potente dichiarazione sull’importanza della libertà, non solo fisica ma anche spirituale. A volte però questa liberazione può avvenire solo con la morte.
Tradimento e Fedeltà
La devastazione portata dalla lotta non si limita solo a mura e pietre; tocca profondamente anche le anime. Nel disperato tentativo di fuga, un cuore spezzato si manifesta davanti ai fuggitivi: Gerampen, sopraffatto dal dolore, piange accanto al corpo senza vita di Fago. Il peso del tradimento, particolarmente amaro quando proviene da chi consideravi un fratello, è palpabile. Il dolore di Gerampen è tanto profondo da spingerlo a desiderare di restare e perire insieme alla fortezza in rovina.
Fedeltà e Tradimento: i legami fraterni, anche quando non sono di sangue, sono potenti e profondi, e la storia di Fago e Gerampen è una dolorosa testimonianza di come il tradimento possa lacerare questi profondi sentimenti. Ciò sottolinea l’importanza di rimanere fedeli alle persone care e ai propri valori, nonostante le difficoltà e le tentazioni che la vita può presentare.
Viene celebrato un funerale solenne per le influenti figure del conte Schtemwölech e del suo vassallo Fago, anche se non se ne trovano i corpi. La “principessa vestale” ha percepito la scomparsa di uno dei sette eroi. “Una delle sette stelle è caduta“.
Riorganizzazione e Determinazione Futura
Dopo la tempesta, c’è sempre un breve periodo di calma. Koinzell, ferito e esausto, trova rifugio e grazie all’assistenza premurosa di Ato e Vid, inizia il lento percorso di guarigione. Nel frattempo, Vid si riunisce con Peepi e Altea, ma le circostanze li portano a separarsi di nuovo, con Vid che parte insieme a Sharlen. Ma la determinazione e l’amicizia hanno radici profonde: Ato, Peepi e Altea scelgono di stare al fianco di Koinzell, pronti ad affrontare le sfide future, anche se ciò significa affrontare pericoli inimmaginabili nella missione di vendetta contro gli altri sei eroi.
Conclusione
La storia che si dipana attraverso questi eventi è una trama ricca di azione, emozione e riflessione. Tratta temi universali come il tradimento, la redenzione, il sacrificio e la determinazione. Nonostante le sfide e le difficoltà, i personaggi mostrano una resilienza e una determinazione ammirevole, ricordandoci l’importanza dei legami, della fedeltà e del coraggio di affrontare le avversità.
[…] è Gerampen, che era riuscito a sopravvivere dopo il crollo del castello di Schtemwölech (nel volume 4), proprio grazie alle parti del corpo mutanti di Fago che si erano attaccate a lui, rendendolo esso […]