BitCoin, ne abbiamo parlato già qualche tempo fa, è ormai sulla bocca di tutti. Non si capisce mai bene di cosa si tratta, tutto dipende dal punto di vista del lettore.
Qualcuno è attirato dal suo potenziale anarchico, una valuta anonima che non dipende dai giochi di potere delle banche e che è accettata da negozi online di merce “particolare”.
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Altri sono attirati dalle possibilità di guadagno, la rete abbonda di testimonianze di persone che si sono arricchite grazie a BitCoin così come si parla di altri che ci sono rimasti secchi per essere stati lì a fare mining tralsciando facezie come nutrirsi, dormire e così via.
Siamo tutti curiosi, ma tutti ci chiediamo: possiamo fidarci? Dopotutto si tratta di speculazione su una valuta che, se pur fuori dai giochi finanziari globali, domani potrebbe crollare e lasciare tutti a bocca asciutta e con il portafogli più leggero.
Probabilmente BitCoin 10 anni fa non avrebbe trovato alcun appeal sulla popolazione, ma con i fallimenti della finanza viene da chiedersi: perché non fidarsi di BitCoin e fidarsi dell’euro piuttosto che della mia banca?
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La domanda è legittima, ma bisogna sottolineare che BitCoin non è automaticamente convertibile in valuta corrente. Tutto dipende se trovi un trader nel tuo paese, un ecommerce che vende prodotti accettando BitCoin che idealmente dovrai rivendere.
Questo articolo non intende spiegare i segreti di BitCoin ne dirti se fidarti o meno, piuttosto mi piacerebbe iniziare una discussione sull’argomento e, per maggiori dettagli, ti rimando al nostro precedente articolo su BitCoin.
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