I ricercatori del MIT migliorano l’efficienza dei LED di oltre il 100%

LED efficienza energetica

Foto: LED screens at Roskilde 09

Se le tradizionali lampadine a incandescenza sono superate, non fanno eccezione le lampade fluorescenti (CFLs) e neppure i più recenti sistemi LED, almeno fino ad oggi. Il problema? Il calore dissipato, ovvero energia gettata al vento, inefficienza. E il celebre team di ricerca MIT è alla ricerca di una soluzione, o forse l’ha già trovata. Si chiama “unity efficiency” (unità efficienza) il meccanismo ideato per migliorare l’efficienza energetica di oltre il 100% nei dispositivi LED.

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In sostanza, i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology avrebbero raggiunto come risultato la produzione di 69 picowatt di luce applicando appena 30 picowatt di potenza. Tradotto in termini pratici, l’output del LED migliora del 230% l’input applicato. Alla base un calcolo preciso: quando l’energia si dimezza l’intensità dell’input, a sua volta, si riduce di un fattore 4, mentre l’energia di luce emessa cresce in maniera lineare con il voltaggio così da risultare solo dimezzata.

Mentre l’energia coinvolta nell’input decresce, l’efficienza del LED aumenta. Un risultato che, se avvalorato da ulteriori conferme, sarebbe un enorme successo per il gruppo di ricerca guidato da Parthiban Santhanam. E, sorprendentemente, la scoperta si è rivelata compatibile con ogni tipo di sistema LED.

Ma c’è dell’altro. Il processo fisico comporterebbe poi un leggero raffreddamento del LED. Un’opportunità protesa verso l’obiettivo della dispersione zero. Sui LED opera un meccanismo simile, in termini concettuali, a un raffreddatore termoelettrico. Secondo i ricercatori si tratta di una tecnologia in grado di innescare una rivoluzione planetaria nell’ambito dell’efficienza energetica.

Via: gizmodo.com

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