Internet delle Cose: gli oggetti prendono vita e dialogano tra loro!

Internet delle Cose

Foto: Doing Twittering – IoT Council Opening

Il digitale si sta fondendo col reale. Il World Economic Forum stima che alla fine di questo decennio su internet ci saranno 31 miliardi di connessioni, grazie all’inarrestabile dilagare dell’intelligenza artificiale. Non solo utenti, ma soprattutto oggetti. Se si conta che già nel 2008 il numero di dispositivi collegati online ha superato quello degli utenti é chiaro come il mix tra innovazione, design e nuove tecnologie continuerà ad evolversi. Sempre più oggetti di uso quotidiano saranno infatti connessi per mezzo di una rete di piccoli sensori in grado di ricevere e inviare informazioni in modo automatico. Dal telefonino al frigorifero, dalla macchina al televisore, qualsiasi oggetto fisico sarà in grado di generare, utilizzare e scambiare informazioni.

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Gérald Santucci, capo dell’unità “Internet of Things” della Commissione Europea definisce questo sviluppo come una «transizione da una società elettronica, a una società ubiqua, dove tutto è connesso e tutto può essere raggiunto da dovunque». Grande progetto in costruzione, che tuttavia è fortemente rallentato dalla mancanza di standardizzazione tra le differenti tecnologie. Problema che verrà risolto quest’anno con lo switch over per il nuovo protocollo Ipv6, upgrade strutturale di internet che renderà disponibili miliardi di nuovi indirizzi Ip e renderà autonoma la capacità della rete di sensori di interagire tra i vari dispositivi.

La Cina è stata tra i primi paesi, superando anche l’occidente, a investire su tecnologie all’avanguardia in questo campo. Il governo cinese ha infatti deciso, l’anno scorso, di finanziare la trasformazione di due città – Jinan e Qingdao – in due smart cities con il supporto di Microsoft e la tecnologia IoT. Numerose le applicazioni già sperimentate: nel settore dei trasporti, finanza, protezione ambientale, sanità e difesa nazionale.

Ma l’Europa non rimane indietro. In questi giorni è nata un’alleanza di prestigiosi laboratori di ricerca e università – tra i quali il CATTID della Sapienza di Roma – che renderanno disponibile una nuova generazione di tecnologie per abilitare l’Internet of Things (IoT).

In Italia alcune aziende hanno già sviluppato dei prototipi basati sulle tecnologie IoT. Come Reply, che ha lanciato uno ‘specchio magico‘ in grado di riconoscere chi vi si riflette, monitorarne peso (suggerendo anche una dieta) e ossigenazione del sangue, ricordare gli appuntamenti della giornata. O ancora il progetto di un frigorifero intelligente, progettato da 4 ragazzi romani all’interno di un concorso, per ricevere sul cellulare informazioni sullo stato degli alimenti conservati.

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I campi di applicazione per le tecnologie IoT e le soluzioni possibili sono innumerevoli, e il potenziale economico e sociale appare enorme (si stima un fatturato in Europa di 300 miliardi di euro per l’anno prossimo). Non ci resta che chiederci se a comunicare saranno soprattutto le macchine, non più gli esseri umani?

Fonte: thevortex.it

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3 Risposte a “Internet delle Cose: gli oggetti prendono vita e dialogano tra loro!”

  1. Non vedo l’ora di essere spiato in perpetuo! Speriamo che i miei padroni si sbrighino: posso a malapena dormire in attesa che questo progetto meraviglioso si realizzi!

  2. […] The Vortex intervista Antonio Pintus, ricercatore del CRS4 e ideatore, insieme a Davide Carbonie Andrea Piras, di Paraimpu:una piattaforma che si propone come interfaccia universale tra web e oggetti, per collegarli tra loro e consentire agli utenti di interfacciarsi in modo semplice e diretto con questi smart objects, anche attraverso i social network. Un social tooldisponibile sul web che consente di connettere, usare e condividere le informazioni di questi oggetti fisici e virtuali, nel contesto dell’Internet of Things. […]

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