Le bizzarre avventure di JoJo – Il primo manga generazionale

“Le bizzarre avventure di JoJo” è il titolo di una serie a fumetti giapponese (manga), scritto e disegnato da Hirohiko Araki.
Il manga, iniziato nel 1987, è attualmente ancora in corso – Araki sta lavorando all’ottava e, pare, penultima serie, “Jojolin”; si tratta di una delle serie di manga più longeva di sempre, e di certo una di quelle di maggior successo (per il decimo anniversario del Japan Media Art Festival, i lettori giapponesi hanno votato “Le bizzarre avventure di JoJo” come il secondo miglior manga di tutti i tempi, oltre a svariati altri riconoscimenti).

Le caratteristiche principali della serie sono due: la prima è il tema ricorrente del tempo, presentato in ogni accezione possibile; la seconda è il non avere un protagonista o un’ambientazione fissa: JoJo, infatti, è il nomignolo che contraddistingue i vari protagonisti delle varie sotto-saghe della storia, seguendo un percorso generazionale che si svolge l’ungo l’arco di svariati decenni.

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Immagine: Copertina del numero 13

La trama

La storia si evolve attraverso diverse serie o sotto-saghe; in ogni serie, protagonista è un diverso JoJo, che si trova ad affrontare situazioni e scenari diversi dai precedenti capitoli. Ovviamente si presenteranno personaggi e tematiche ricorrenti, ma una cosa è certa: la prima caratteristica della storia è l’imprevedibilità!
Ogni capitolo è contraddistinto da un sottotitolo.
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Prima Parte – Phantom Blood

La storia ha inizio verso il finire del diciannovesimo secolo, in Inghilterra; le disavventure del giovane Jonathan Joestar, rampollo di una nobile famiblia, incontra il suo nuovo fratellastro, Dio Brando.
Il padre di Dio, Dario, prestò soccorso al padre di Jonathan in occasione di un tragico incidente – benchè l’intervento iniziale di Dario fosse completamente privo di scopi umanitari – e lord Joestar gli giurò un debito d’onore; così, quando diversi anni dopo, Dario muore, lord Joestar ne prende in casa il figlio, giurando di crescerlo come proprio.
Purtroppo per l’adolescente Jonathan, tuttavia, Dio si rivela un flagello: il ragazzo è tanto intelligente e abile quanto crudele, e da subito si pone l’obiettivo di impadronirsi, con ogni mezzo delle fortune dei Joestar.
Le cose, poi, si complicano improvvisamente quando, negli eventi, subentra la terribile Maschera di Pietra, un antico artefatto di origini incerte, capace di trasformare gli uomini in qualcosa di terrificante; da questo momento, la competizione familiare tra Jonathan e Dio diventa una lotta per la salvezza del genere umano..

In questo capitolo vengono introdotti Dio che, di fatto, diventa il “villain” ricorrente della storia, Robert Speedwagon, avventuriero e criminale che diventerà il miglior alleato della famiglia Joestar, il barone Zeppeli, la cui famiglia si legherà indissolubilmente alle vicende dei JoJo, il quale inizia JoJo all’uso delle “onde concentriche”, una tecnica misteriosa che si rivela l’unica arma efficace contro una minaccia disumana, e il mistero degli artefatti maledetti di un passato remoto.

Seconda parte – Battle Tendency

La storia si sposta alla fine degli anni ’30, e si muove tra New York, il Messico, Roma, la Svizzera e località sperdute nel mediterraneo.
Il protagonista di questo capitolo è Joseph Joestar, niopte di Jonathan; il ragazzo, benchè caratterialmente molto diverso dal nonno, mantiene la determinazione e la fierezza tipica della famiglia.
Stavolta, tutto ha inizio con il ritrovamento di antiche rovine, in Messico, di una civiltà precolombiana, che sembrano rivelare qualcosa sulla terrificante Maschera di Pietra; antichi alleati diventano improvvisamente terribili nemici e gli eventi degenerano quando, in un crescendo di colpi di scena, viene finalmente rivelata l’identità dei creatori della Maschera – e di altre reliquie altrettanto pericolose – e Joseph si trova a lottare, come suo nonno, per la salvezza dell’umanità, benchè il nemico che Joseph dovrà affrontare sia estremamente più terrificante.

In questo capitolo, c’è il primo “passaggio del testimone” da una generazione all’altra; Joseph, come il nonno, farà uso delle “onde concentriche”.

Terza Parte – Stardust Crusader

Ci si sposta avanti di cinquantuno anni: la storia riprende in Giappone nel 1989; stavolta, il protagonista della vicenda sarà Jotaro Kujo, nipote di Joseph avuto da sua figlia e da un misucista giapponese. Stavolta, la minaccia è rappresentata dal ritorno di Dio Brando, che, di nuovo, ha trovato il modo di ingannare la morte.
Con il ritorno di Dio, misteriosi poteri si risvegliano in alcune persone dotate, tra cui i membri della famiglia Joestar, cui Dio è ormai legato a doppio filo. Jotaro, guidato dal nonno Joseph (ancora pieno di enrgia), inizia così la battaglia contro il nemico giurato della sua famiglia, viaggiando attraverso tutta l’Asia e il medio oriente.

In questo capitolo, fanno per la prima volta la loro comparsa gli “Stand”, entità sovrannaturali legati ai mortali che diventeranno l’elemento più noto e caratteristico dell’intera saga.

Parte quarta – Diamond is Unbreakable

La storia riprende dopo undici anni, nel 1999, e il nuovo JoJo è Josuke Higashikata, figlio illegittimo di Jospeph Joestar. La sua avventura inizia quando Jotaro, che ormai è il riconosciuto leader della coalizione di personaggi legatisi, nel tempo, dalla lotta contro i nemici del passato, lo coinvolge in un’indagine in un’immaginaria città giapponese; nonno, figlio e nipote si trovano così uniti nel dare la caccia a un serial killer che, oltre a essere portatore di uno stand, è legato a un maleficio creato, anni prima, da Dio Brando.

Parte quinta – Vento Aureo

Per la prima – e unica – volta, titolo e sottotitolo dell’opera sono presentati, anche nella versione giapponese, in italiano; questo dipende dal fatto che, questa volta, la storia è ambientata in Italia, nel 2001. Protagonista è Giorno Giovanna, figlio di Dio Brando che fu però concepito quando Dio era in possesso del corpo di Jonnathan Joestar; per questa ragione, il ragazzo è fisicamente figlio di Jonathan ma spiritualmente legato a Dio. Giorno è intenzionato a diventare membro di una particolare organizzazione criminale, creata con intenti altruistici (rubare ai ricchi per dare ai poveri, per intenderci); inseguendo questo obiettivo, però, Giorno incrocia la sua strada con un mondo segreto di malavita organizzata guidata da portatori di stand. Di nuovo, le cose prendono una piega inaspettata quando entrano in gioco artefatti maledetti del passato.

Parte sesta – Stone Ocean

Con un salto in avanti di dieci anni, la storia è ambientata nel 2011 in Florida; la protagonista, per la prima volta femminile, è Jolyne Cujoh, figlia di Jotaro. La ragazza, incastrata con l’accusa di omicidio, finisce in una stravagante prigione nei pressi delle everglades; come si scoprirà ben presto, arresto e detenzione di Jolyne fanno parte del piano di un personaggio ambiguo e contorto, un prete che, si scopre in breve, è stato “risvegliato” da Dio Brando – che in questo capitolo, pur non apparendo mai direttamente, ha un influsso continuo.
Jolyne, pur se inizialmente priva di stand, dovrà mostrare di essere all’altezza, se non superiore, del proprio leggendario padre, per cavarsi fuori da una situazione apparentemente impossibile e impedire che il discepolo di Dio Brando porti a termine il sogno perverso del suo maestro.

Parte settima – Steel Ball Run

Diversamente dai capitoli precedenti, la storia ha luogo in una linea temporale alternativa ed è ambientata nel 1890, negli Stati Uniti. In questo capitolo, in una frenetica corsa lungo gli states, si incrociano i percorsi dei nonni di Jonathan Joestar, del barone Zeppeli e di Dio Brando, ignari che il destino di tutti i loro discendenti sarà così intrecciato definitivamente.

Parte ottava – JoJolion

Attualmente ancora in corso, la storia torna nella linea temporale ordinaria, ed è ambientata un anno dopo gli eventi di Stone Ocean; gli eventi hanno inizio nella città di Morioh, dove ebbero luogo gli eventi del quarto capitolo, dove, dopo la devastazione portata dal ben noto tsunami del 2011, sorgono misteriose strutture, apparentemente legate agli stand, che portano ulteriore distruzione nella regione.
Protagonista, questa volta, è un giovane uomo senza nessuna memoria del suo passato.

Lo stile surreale di Araki

Le storie di Hirohiko Araki, e in particolare il suo lavoro con JoJo, sono connotate da due elementi caratteristici: storie e disegni.
Nelle bizzarre avventure, la trama segue sempre un percorso irrealistico: anche tolto l’elemento fantastico/fantascientifico, gli eventi della storia sono spesso assolutamente implausibili, ingenui al limite della tolleranza, lontanissimi dal mondo reale.. eppure, al tempo stesso, è proprio questa loro implausibilità, questo tono da racconto per ragazzini, a rendere la storia tanto più affascinante. A un lettore cinico, la trama apparirà assurda e, in certi punti, quasi insensata, ma ciò non le toglie nemmeno un po’ della sua innegabile magia.
L’altro elemento, il disegno, non si allontana di molto: anche qui, Araki segue la fantasia allotanandosi dal realismo. Alcuni autori di manga sono perfezionisti, alla costante ricerca dell’iper-realismo; altri si limitano a semplificare un po’ la realtà. Araki va oltre: il suo stile grafico prende la realtà e la deforma completamente, creando tavole e pagine uniche.
I personaggi sono spesso presentati in posture anatomicamente improponibili, il loro look è, nel migliore dei casi, assolutamente eccentrico; persino gli elementi fisici sono tratti in modo assurdo: un esempio noto agli appassionati di genere, è l’aspetto “solido” che i fluidi hanno nei disegni di Araki.
Questo suo tratto surreale è, al tempo stesso, il primo argomento dei suoi ammiratori e dei suoi detrattori.
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Citazioni a tutto spiano

Una delle caratteristiche salienti dell’opera, sta nell’infinità di citazioni più o meno celate nel corso della storia; per lo più, si tratta di citazioni del mondo della musica (in particolare rock): nomi di band, artisti o pezzi famosi sono infatti usati, talvolta leggermente distorti, per dare nomi a personaggi, stand o tecniche della storia.
Tanto per fare qualche esempio, l’antagonista chiave dei vari JoJo, Dio Brando, deve il suo nome a una doppia citazione, tra Marlon Brando e Ronnie James Dio. Altro esempio è nel fatto che, quasi sempre, gli stand più potenti della trama portano nomi di canzoni dei Queen: Made in Heaven, Killer Queen, Bohemian Rhapsody tra i tanti.

Giudizio complessivo

“Le bizzarre avventure di JoJo” è più di un semplice manga. È una serie che cresce con il lettore, è un’ingenua magia che rende tutti di nuovo ragazzini. Gli elementi che rendono la storia unica sono tanti: la trama, assolutamente non lineare e mai prevedibile, la mancanza di “personaggi invincibili” che richiedano continui e interminabili scontri, la necessità dei personaggi di risolvere i loro ostacoli con l’arguzia prima che con la forza, le infinite citazioni che stimolano e accendono la curiosità del lettore.

L’opera, attualmente in ristampa, è consigliata sia per chi al mondo dei manga è già vicino, sia a chi vorrebbe provarlo.

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