Lasciamo perdere il prologo della serie “il web ha cambiato le nostre vite”, “il web ha costretto le aziende ad adattarsi in fretta” etc.
Link.me nasce da un’idea, una possibilità e un’esigenza. Da un lato ci sono le case editrici che nel giro di 15 anni si sono viste togliere dalle mani enormi fette di mercato, dall’altro ci sono miliardi di startup che si dannano dalla mattina alla sera per capire come ottenere una piccola fetta dell’enorme economia che genera il web.
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Quando questi due si incontrano nasce Link.me. Link.me è un’azienda con degli ottimi PR, qualche buona idea e che ha fatto accordi con alcune delle più grandi case editrici del mondo.
Cosa fanno? L’editoria è andata incontro a uno stallo per un semplice motivo: gli utenti trovano “noioso” un libro. Se prima i bambini volevano libri con le immagini, adesso li vogliono interattivi, con la musica, video, possibilità di condividerli in fretta sui social, insomma vogliono il web.
Attraverso l’utilizzo dei QR Code Link.me è quello che fa. All’interno delle edizioni per le quali ha collaborato ci sono infatti dei QR Code. Decodificandoli con il tuo cellulare avrai immediatamente accesso ad una serie di funzioni, fra cui condivisione tramite SMS, contenuti extra presenti sul web etc.
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Questa è l’idea che salverà l’editoria? Non credo proprio, ma è una bella idea non c’è che dire. Il punto è che anche se il libro stampato ha sempre il suo fascino la sua strada è tracciata. Noi ne viviamo il fascino, ma i nostri figli non capiranno perché non è retroilluminato. Comunque sia complimenti ai ragazzi di Link.me, hanno sicuramente escogitato un metodo publicitario più efficace per le case editrici.
Via: Techcrunch
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