Ormai le battaglie legali vanno di moda, di questo gioiscono gli avvocati delle parti in causa e i giornalisti. I primi perché in questo tipo cause riescono a mettersi in tasca un lauto compenso, i secondi perché avranno da scrivere dell’altro “gossip legale fra aziende“.
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Ma di questo non sembrano preoccuparsi le società stesse che continuano a farsi causa nei tribunali di mezzo mondo. Forse hanno fatto bene i conti ed in questo modo riescono a raggiungere una popolarità e una diffusione sui media che sarebbe stata costosissima se fosse stata pagata come pubblicità.
Proprio a marzo Yahoo aveva citato in giudizio Facebook per la presunta violazione di 10 brevetti relativi a 5 categorie: pubblicità, privacy dell’utente, personalizzazione dell’utente, social networking e messaggistica.
Come spesso accade la verità in questi casi non esiste, o non è semplice da individuare, così Facebook ha pensato di contrattaccare ribaltando le accuse di violazione di brevetti di Yahoo.
I brevetti in questione sono relativi alla “generazione di un feed personalizzato per i membri di un social network” e al “media tagging digitale“.
“Fin dall’inizio abbiamo detto che ci saremo difesi vigorosamente contro le accuse di Yahoo e oggi abbiamo presentato la nostra risposta per la violazione di 10 brevetti di Facebook“. Ha detto Ted Ullyot, consigliere generale di Facebook, in un comunicato stampa.
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Come per Apple e Samsung si prospetta una lunga guerra in tribunale fra Facebook e Yahoo, che probabilmente non riuscirà a decretare un unico vincitore ma sicuramente farà parlare ancora molto delle due società.
Per approfondire: allthingsd.com, reuters.com
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