Olio usato: le iniziative di Recoil

L’olio usato, si sa, va smaltito con accuratezza. Non solo perché è fortemente inquinante, ma anche perché dall’olio usato si possono ricavare bio-combustibili perfetti. Per facilitare lo smaltimento dell’olio usato, molte sono le associazioni che hanno preso parte a Ecomondo a Rimini, con lo scopo di migliorare questa brutta abitudine e di incentivare lo smaltimento corretto dell’olio esausto. E grazie all’iniziativa di Legambiente, AzzeroCo2 e CONOE, insieme a Kioto Club e CID Software è stata presa la decisione di ritirare l’olio usato porta a porta. In questo modo si riuscirà a recuperarlo.

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Per adesso l’iniziativa riguarderà solo 2 comuni italiani, Forlimpopoli, in provincia di Forlì-Cesena e Castell’Azzara, in provincia di Grosseto. Gli abitanti di questi comuni italiani verranno dotati di particolari bottiglie dove raccogliere l’olio usato. Opportuni operatori passeranno poi casa per casa a ritirare l’olio e lasceranno un nuovo contenitore. L’iniziativa sarà accompagnata da una opportuna campagna di sensibilizzazione rivolta ai consumatori, che si spera, aderiranno numerosi all’iniziativa.

Questa particolare idea fa parte del progetto Recoil che è finalizzato al recupero dell’olio e al suo riciclo. “Recoil è un progetto innovativo poiché ha l’obiettivo di pianificare soluzioni tecnologicamente avanzate per affrontare il problema della dispersione nell’ambiente degli oli vegetali esausti e il riutilizzo per scopi energetici. Un obiettivo questo che diventa concreto grazie alle competenze specifiche dei partner del progetto”. Queste le parole dell’amministratore delegato di Azero Co2.

Con Recoil si raggiunge un duplice vantaggio poiché si riducono gli sversamenti degli oli usati in fognatura che causano problemi alla depurazione e si raccoglie una risorsa utile alla produzione di energia rinnovabile. L’attività di informazione e sensibilizzazione è basilare per coinvolgere direttamente i cittadini nella gestione sostenibile dei rifiuti e, nello specifico, nella raccolta domiciliare porta a porta degli oli vegetali usati”. Queste invece le parole di Legambiente.

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Insomma una iniziativa importante, che, fino al giugno del 2015 interesserà certamente i due comuni di cui sopra, ma non si nega che in un futuro possa interessare molte più realtà. Dal canto nostro non possiamo che sperare che le singole amministrazioni si facciano carico di iniziative simili, prima ancora che le venga proposto da enti proposti. Insomma, sindaci di tutta Italia, datevi da fare e prendete iniziative a favore dell’ambiente. La natura migliora grazie a piccoli passi, fatti da tutti, per tutti.

Crediti Immagine: ecogreentips.org

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