Google è in grado di determinare chi avrà successo su Internet?

Eric Schmidt Google Antitrust

La Commissione di Giustizia del Senato USA ieri ha tenuto un’udienza Antitrust su Google e il presidente Eric Schmidt ha risposto sotto giuramento alle domande dei Senatori degli Stati Uniti. La questione principale che la commissione sta cercando di capire a detta del presidente della commissione, Senatore Patrick Leahy (D-Vermont), è se Google è in grado di determinare chi avrà successo o meno su internet.

Il dominio di Google nella ricerca online e nel marketing sulla ricerca ha infatti messo Google nel mirino dell’antitrust. Infatti google negli USA possiede quote di mercato stimate fra il 65% ed il 70% per la ricerca online, il 75% nel marketing (SEM), e addirittura il 95% nella ricerca mobile.

[ad name=”Google Adsense 336×280″]

In ogni modo l’udienza cercava di determinare se Google usa questa sua predominanza nella ricerca per favorire i propri prodotti (come Places, Maps, Shopping, Android, …) a scapito della concorrenza.

L’idea che Google abbia favorito se stesso nei risultati di ricerca spunta da un grafico preparato (foto subito in basso) dal Sen. Michael Lee (R-Utah) che mostra i risultati di ricerca su prodotti confrontati con altri siti di comparazione prezzi come NextTag e PriceGrabber. Si nota che Google Product Seach, anche noto come Google Shopping, si piazza costantemente alla terza (o vicino alla terza) posizione nella pagina di ricerca (serp).

Grafico Terza Posizione Serp Google Shopping

Schmidt cerca di controbattere la cosa cercando di dipingere il senatore come chi è confuso sulla materia, “confondendosi fra i risultati delle ricerche di prodotti e la ricerca di confronti tra prodotti“. Schmidt inoltre si difende dichiarando: “oggi gli utenti cercano velocità nella risposta ad una determinata domanda; se siamo in grado di calcolare una risposta più rapida è una cosa migliore per il consumatore“. Ma i risultati di ricerca Google sono frutto di un algoritmo imparziarle quando gli utenti fanno ricerche, senza favorire i propri prodotti? A detta di Schmidt: “I believe so” (Credo di si).

Tuttavia non era proprio convincente come avrebbe potuto essere infatti il senatore Al Franken (D-Minnesota) ha dichiarato: “Sono scettico sul fatto che grandi aziende controllano sia le informazioni sia la distribuzione di tali informazioni. Specialmente quando esse controllano anche le società che generano queste informazioni“. Notando una lieve esitazione di Schmidt sulla precedente domanda sul fatto che tutti i risultati di ricerca possano o meno essere imparziali il senatore continua seccato: “Stiamo cercando di capire se favorite i vostri servizi e lei ammette di non conoscere risposta“.

Alla fine del primo giro di interrogatori il senatore Richard Blumenthal (D-Connecticut) chiede a Schmidt se Google dovesse essere ritenuto colpevole di violazioni, avrebbe cambiato qualcosa? E quali cambiamenti potrebbe fare adesso, prima che una cosa del genere potesse accadere? Google potrebbe prendere in considerazione, per esempio, di lasciare le Mappe fuori dalla ricerca centrale?

[ad name=”Google Adsense 336×280”]

Prontamente il presidende di google risponde dicendo: “Sarebbe un disservizio per gli utenti, perché chi cerca una mappa, merita una mappa. Inoltre potrebbe essere ingiusto nei confronti di Google, in quanto i concorrenti non sarebbero tenuti alla stessa restrizione“, in definitiva Schmidt alla richiesta del senatore della possibilità di cambiare il proprio comportamento risponde: “abbiamo già fatto il passo più importante di tutti, fare la vittoria di internet garatisce una concorrenza più forte per tutti noi“.

Resta comunque il dubbio iniziale: “Google è in grado di determinare chi avrà successo su Internet?

Indubbiamente, si. E’ palese a tutti. Fino a quando eserciterà questo potere giustamente e senza favorire (o ostacolare) nessuno è una cosa che fa piacere a tutti. A tutto il resto penserà la Commissione di Giustizia del Senato degli Stati Uniti.

Per approfondire le Fonti in inglese:
readwriteweb.com
techcrunch.com

Note: accanto ai nomi dei senatori c’è una D per i Democratici (centro sinistra) e una R per i Repubblicani (centro destra) e naturalmente lo stato dove sono stati eletti.

[ad name=”GoViral Video 400×385″]

4 Risposte a “Google è in grado di determinare chi avrà successo su Internet?”

  1. […] Ed è così che oggi ci ritroviamo a leggere le ridicole dichiarazioni di Sergey Brin, in un’intervista al Guardian, che accusano Apple e Facebook di “essere una minaccia per la libertà di Internet a causa del loro approccio chiuso ai software“, arrivando addirittura a giustificare le sue parole dicendo che “queste società non dovrebbero chiudere ai siti come Google l’accesso alle informazioni contenute all’interno delle loro reti“. Quando poi è ovvio, e tutti gli operatori del settore lo sanno, che è Google ad essere in grado di determinare chi avrà successo su internet. […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.