Il Mistero della “D” e i Ciliegi in Fiore: Analisi Simbolica ed Esoterica di One Piece Volume 17

La serie di articoli sul “One Piece Esoterico” va avanti e finalmente in questo volume 17 viene introdotto nella narrazione uno dei misteri più discussi dagli estimatori della celebre opera di Eiichiro Oda: cosa simboleggia la D. nel nome di Rufy (Luffy) e di altri personaggi della storia?
Il significato della D. ha da sempre catturato l’immaginazione dei lettori con i suoi intricati intrecci, significati e personaggi collegati, ancora oggi dopo 106 volumi non si conosce esattamente cosa vuol dire quella lettera puntata. Di ipotesi e congetture ne sono state fatte tante e così come altri proporrò la mia personale teoria.

Così come abbiamo visto nei precedenti articoli, andiamo ad esaminare il volume 17 da un punto di vista esoterico, simbolico e se possibile spirituale. La trama è intrisa di temi profondi e simbolismi nascosti che attendono di essere svelati, mettendo in risalto la lotta interna dei personaggi e i conflitti tra natura e cultura, verità e inganno.

Spoiler Alert: Nei primi articoli della serie su One Piece Esoterico non ho aggiunto uno spoiler alert perché risalgono ad oltre 22 anni fa. Nonostante ciò capisco che può esserci qualcuno che ha iniziato a godersi quest’opera recentemente e quindi ho deciso dal volume 8 in avanti di inserire questo avviso. Ricordo ai lettori che io stesso, nonostante ho seguito la saga fino a circa il 2011, non conosco le vicende più recenti e ho ricominciato a leggere One Piece dall’inizio da poco. Credo che questi articoli possano risultare interessanti sia per i fan di più lunga data che per i nuovi appassionati.

Il volume si apre con Rufy che si appresta ad affrontare Wapol, il tirannico ex re di Drum che, come abbiamo visto nel precedente articolo, può simboleggiare la corruzione e l’avarizia. Purtroppo, Sanji, che aveva subito pesanti ferite nella scalata con Rufy, viene fermato nel suo desiderio di combattere da un forte dolore alla schiena. È la dottoressa Kureha, che incarna una figura materna ma autorevole, a intervenire, sottolineando come, talvolta, sia necessario rallentare e fermarsi per evitare di procurarsi danni ancora più gravi.

Il Conflitto Interiore di Chopper

Ma è sicuramente Chopper, la renna con il naso blu, a occupare il centro della scena in questo volume. Da solo, grazie alle Rumble Balls, riesce a sconfiggere i due forti ufficiali di Wapol: Chess (Scacco) e Kuromarimo. Tuttavia, più che la sua prodezza in battaglia, è la sua reazione emotiva a dominare la trama. L’incredulità di Chopper nel rendersi conto che Rufy lo consideri un amico sottolinea la sua eterna ricerca di accettazione.

Traumatizzato dal passato a causa della sua natura unica, Chopper rappresenta il conflitto interiore tra l’identità animale e quella umana, una lotta che riflette la tensione tra ciò che siamo e ciò che desideriamo essere. Le Rumble Balls, in questo contesto, non sono solo strumenti per aumentare la forza fisica, ma simboli di trasformazione. Esse rappresentano la capacità di attingere a parti nascoste o dimenticate di sé stessi, suggerendo che, a volte, la chiave per superare i propri conflitti interni risiede nelle profondità del proprio essere.

Il Miracolo dei Ciligi in Fiore

Con la sconfitta di Wapol alle spalle, la ciurma di Rufy riprende il proprio cammino, accogliendo a bordo il giovane e timoroso Chopper, pronti a proseguire il viaggio verso Alabasta. Mentre si dirigono verso la Going Merry, un gesto simbolico e potente cattura la loro attenzione: la dottoressa Kureha, in onore di Hiruruku (Hillk) e del suo spirito eccentrico e anticonformista, fa sparare dei cannoni carichi di una polvere rossa speciale. Questa polvere, inventata da Hiruruku stesso, trasforma la neve bianca dell’isola di Drum in un mare di petali rosa, evocando l’immagine dei ciliegi in fiore e infondendo speranza e bellezza in un luogo che aveva conosciuto solo freddo e tirannia.

Mentre l’isola di Drum si tinge di rosa e promesse di un futuro migliore, altrove una figura familiare emerge dalle ombre. Ace, nel villaggio di Robell, rivela la sua presenza in modo insolito. Alla ricerca di un certo pirata col cappello di paglia, lascia un messaggio agli abitanti del villaggio: se avessero incrociato Rufy, avrebbero dovuto informarlo che lo stava aspettando ad Alabasta. Un’anticipazione di eventi futuri e rivelazioni che attendono la ciurma nel loro viaggio.

Il Mistero della “D”: Volontà, Destino, Daimon?

In questo diciassettesimo volume di “One Piece”, una rivelazione sorprendente arriva dalla saggezza di Kureha. Per la prima volta, il leggendario re dei pirati non viene menzionato come “Gold Roger”, ma piuttosto come “Gol D. Roger”. La lettera “D.” porta con sé un alone di mistero che Kureha associa direttamente a Rufy. Le sue parole:

Il mio piccolo e buffo alce si è unito a un tipo così portentoso… / … / E così la volonta racchiusa nella “D” … / è riuscita a sopravvivere…

lasciano intravedere che la “D.” non è solo una semplice iniziale, ma potrebbe rappresentare un’eredità, una missione o persino un destino.

Cosa rappresenta esattamente questa “D.”? Una possibile, personale, interpretazione, affascinante nella sua profondità, collega la “D.” alla parola greca “Daimon“. Nel pensiero classico, un daimon (δαίμων), un essere che si pone a metà fra ciò che è divino e ciò che è umano, era visto come uno spirito guida, una forza interiore che proteggeva e indirizzava l’individuo. Considerando la “D.” sotto questa luce, è plausibile pensare che chiunque porti questa iniziale abbia un ruolo speciale nel tessuto del mondo di “One Piece”. Essi potrebbero essere guidati da una volontà più grande, destinati a influenzare il corso degli eventi e a realizzare un destino che va oltre la comprensione comune.

Ombre e Inganni: la Baroque Works e il Regno di Alabasta

Mentre la ciurma naviga attraverso la rotta maggiore, avvicinandosi sempre più ad Alabasta, nuovi personaggi emergono dallo sfondo, portando con sé misteri e ambiguità. Mr.2 Von Clay (Bon Kure, Bentham) fa la sua prima apparizione, un individuo enigmatico che promette di svolgere un ruolo cruciale nella saga. Tuttavia, è l’introduzione di Mr. 0 Crocodile a dominare la scena. Vediamo per la prima volta l’estensione del suo potere, derivato dal frutto del diavolo Sand Sand, e come abilmente manipoli l’opinione pubblica, guadagnandosi l’amore e l’ammirazione della popolazione attraverso l’inganno.

Crocodile, in qualità di leader della Baroque Works, rappresenta perfettamente come, nel mondo di “One Piece” come in quello reale, le forze oscure possano operare dietro le quinte, usando menzogne e manipolazioni per avanzare le proprie agende. L’apparenza di benevolenza può spesso nascondere intenti sinistri, sottolineando l’importanza di cercare la verità anche quando essa è nascosta sotto una maschera di gentilezza (o di “politicamente corretto”).

In conclusione, questo volume di “One Piece” ci ricorda che non tutto è come sembra. La saggezza risiede nel mettere in discussione ciò che vediamo e cercare di comprendere le forze che agiscono dietro le quinte. Nel mondo di Oda, come nel nostro, la verità può a volte essere un bene prezioso e raro, e spetta a noi cercarla con determinazione e coraggio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.